Passa ai contenuti principali

Escursione a Malga Brogles: paradiso ai piedi delle Odle

L'escursione che oggi vi vado a raccontare è una delle più belle fatte lo scorso anno durante le nostre vacanze in Val Gardena. Si tratta di una comoda escursione adatta anche alle famiglie con bambini, che dalla Val Gardena ci conduce nella bellissima Val di Funes, ai piedi del gruppo delle Odle.
Paesaggi da sogno, distese di rododendri nel pieno della fioritura, cavalli in libertà sono solo alcuni degli elementi che rendono speciale questa camminata, fino a giungere in una piccola ma davvero caratteristica malga dove consiglio di fermarsi per un ottimo pranzo a base di prodotti tipici altoatesini.


Percorso

La nostra camminata inizia da Ortisei, dove prendiamo la comoda e veloce funicolare che in circa 10 minuti ci porta alla Chalet Rasciesa a circa 2100 metri di altitudine. Da qui la vista è impagabile: il Sasso Piatto e il Sasso Lungo appaiono davanti ai nostri occhi, oltre al Gruppo del Sella e alla Marmolada sullo sfondo.

Qui troviamo subito un bivio: da un parte la segnaletica ci indica il rifugio Rasciesa, altra comoda e bellissima escursione di cui vi parlerò prossimamente. Noi invece prendiamo il sentiero dalla parte opposta, in direzione Malga Brogles (sentiero n. 35). Dopo un breve tratto raggiungiamo malga Cason, punto di ristoro dove è possibile acquistare prodotti caseari. Da qui il sentiero prosegue con tratti a volte in salita e a volte in discesa, caratterizzato da sassi e radici che affiorano; per questo sconsiglio questa escursione con passeggino da trekking, utilizzando invece zaini porta bimbo. 
I paesaggi che incontriamo lungo il percorso sono molto differenti: prima il sentiero entra nel bosco, poi la vegetazione si fa più bassa e ci troviamo circondati da tantissimi cespugli di rododendri in piena fioritura. 




Il sentiero prosegue pressoché pianeggiante fino ad arrivare alla forcella Valluzza, riconoscibile per la presenza di un piccolo crocifisso. Da questo punto si gode una vista strepitosa sulla sottostante Val di Funes. 



Da questo momento ci accompagnano ampi pascoli e iniziamo ad abbandonare la vista del Sasso Piatto e del Sasso Lungo a favore delle Odle che appaiono proprio davanti ai nostri occhi.
In compagnia di cavalli al pascolo sui prati, e anche sul sentiero, continuiamo fino a raggiungere passo Brogles. Da qui si può già scorrere il rifugio omonimo, meta finale della nostra escursione.



Ci attende una ripida discesa di una decina di minuti, pensando già al ritorno, dove dovremo invece affrontare questo ultimo percorso tutto in salita. 
Malga Brogles è una piccola malga dove potersi fermare per una sosta, assaggiando tipici piatti alto atesini; è circondata da ampi prati dove potersi sedere e riposare con la splendida vista del gruppo delle Odle.



Per quanto riguarda il ritorno ci sono due alternative:

1. Percorrere la stessa strada dell' andata.
2. Arrivati a passo Brogles prendere il sentiero n. 5 in direzione Ortisei che percorre la Val Cucenes. Il sentiero tutto in discesa in mezzo al bosco offre spesso scorci panoramici sulla parete del Seceda e sulla ripida funivia che porta al rifugio omonimo. Il sentiero prosegue su fondo sassoso e con radici di alberi che affiorano in superficie, fino al rio di Cucenes che noi troviamo in secca. Dopo averlo attraversato, proseguiamo il nostro cammino trovandoci in breve tempo a percorrere ampi prati fino a raggiungere un crocevia. Da qui ci sono due alternative: o proseguire verso la Val d' Anna da dove, uno volta raggiunto il Caffè Val d'Anna, in circa una mezzoretta si arriva al centro di Ortisei, oppure seguire l'indicazione per Furnes dove si trova la stazione intermedia della funivia del Seceda. Noi abbiamo scelto quest'alternativa perché la stanchezza iniziava a sentirsi, soprattutto nei bambini e tramite la cabinovia abbiamo velocemente fatto ritorno a Ortisei.




Dove parcheggiare

La funicolare del Resciesa non è provvista di parcheggio. Consiglio di lasciare la macchina al parcheggio della funivia del Seceda da dove in circa 10 minuti si può raggiungere la partenza della funicolare.

Dove mangiare

Oltre agli ampi prati dove è possibile fermarsi per un pic nic, ci si può fermare a Malga Brogles oppure allo Chalet Rasciesa. La stazione intermedia della funivia del Seceda, invece, è solo un punto di passaggio dalla cabinovia alla funivia e non ha rifugi o altre strutture.



Commenti

Post popolari in questo blog

Cinque Terre, PortoVenere e La Spezia: un'avventura in famiglia

Questa che vi racconto è la storia di un weekend lungo nato per caso perché le vacanze estive erano già prenotate e non erano in programma altri viaggi. Ma complice la voglia di ritornare a far turismo e di mare abbiamo prenotato un appartamento a La Spezia per poter visitare le Cinque Terre, dove io ero stata da piccola ma non avevo proprio ricordo e dove mio marito era stato in una gita giornaliera con i colleghi, vedendole perciò un po’ di fretta e oltretutto con il brutto tempo. Inutile dire la gioia dei bambini quando abbiamo proposto loro questo viaggetto fuori programma dove avremmo visto il mare e soprattutto ci saremmo spostati solo in treno e nave. Siete pronti per scoprire il nostro tour di 4 giorni? Informazioni utili Prima di iniziare il racconto di questo tour occorre dare alcune informazioni sulla visita, soprattutto se avete bambini. Il mio consiglio è quello di cercare un alloggio o a Levanto oppure a La Spezia. Le 5 terre infatti sono più care e difficilmente raggiung

Un viaggio nel tempo a Grazzano Visconti: cosa fare e vedere

Sapete che in Italia esiste una città ideale? Complice una bella giornata di inizio autunno abbiamo deciso di fare una gita in un borgo che già da tempo desideravo rivedere e far conoscere ai bambini per le sue atmosfere d'altri tempi, senza contare i riferimenti a Harry Potter, per cui il borgo ultimamente è molto famoso. Sto parlando di Grazzano Visconti, in provincia di Piacenza, uno dei borghi più belli d'Italia, dove sembra proprio di essere tornati in epoca medievale. Un po' di storia Tutto ha inizio da un castello realizzato alla fine del 1300 su concessione di Gian Galeazzo Visconti, allora signore di Milano, come dono alla sorella Beatrice andata in sposa a Giovanni Anguissola, di nobile famiglia piacentina. Il castello rimase legato a questa famiglia fino al 1870 quando tornò in mano alla famiglia Visconti del ramo di Modrone. A quel tempo il castello era in gran parte in rovina, ma il duca Giuseppe, uomo di grande lungimiranza e cultura, decise di ristrutturarlo

Un piccolo borgo dipinto sulle rive del fiume Mincio

In Italia esistono moltissimi paesi e piccoli borghi impreziositi da dipinti murali realizzati sulle facciate delle case con varie tecniche, tali da essere considerati delle vere gallerie d'arte a cielo aperto. Non solo queste opere vanno ad abbellire i paesi, ma raccontano attraverso le immagini la loro storia e le tradizioni.  Senza andare troppo lontano da casa, viste anche le restrizioni del periodo, in provincia di Mantova si trova un piccolo borgo di cui vi ho già parlato in occasione del Natale per il suo caratteristico Presepe sulle rive del fiume Mincio. Siamo a Rivalta sul Mincio , un tempo borgo di pescatori che si occupavano prevalentemente della pesca e della lavorazione della canna e della carice. Percorrendo alcune strade dell'abitato e soprattutto scendendo lungo le sponde del fiume Mincio si incontrano diversi edifici arricchiti da dipinti , anche di grandi dimensioni, che raffigurano per lo più paesaggi di fiume e scene di lavori tradizionali che si legano al