Tante sono le cose che abbiamo visto e visitato...in questo articolo racconterò una delle cose che ha maggiormente entusiasmato noi e i bimbi: il tour delle isole...
Con il nostro abbonamento giornaliero ci siamo imbarcati di prima mattina da Fondamenta Nove per la nostra prima meta: 𝙏𝙤𝙧𝙘𝙚𝙡𝙡𝙤, raggiunta dopo circa 40 minuti di navigazione durante i quali ci siamo divertiti con i bimbi a guardare tutti gli aerei in partenza e in arrivo all'aeroporto Marco Polo
Rispetto alle altre isole Torcello è sicuramente l'isola più selvaggia. Scesi dall'imbarcadero si costeggia il canale e si incontra la prima 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 dell'isola...il 𝙋𝙤𝙣𝙩𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝘿𝙞𝙖𝙫𝙤𝙡𝙤...davvero caratteristico in quanto senza parapetto, proprio come erano gli antichi ponti veneziani...
Attraversando poi il secondo ponte dell'isola si arriva alla piazza...di forma irregolare e senza pavimentazione...dove ad aspettarci troviamo il 𝙏𝙧𝙤𝙣𝙤 𝙙𝙞 𝘼𝙩𝙩𝙞𝙡𝙖... un'antica sedia di marmo chiamata così per via di una leggenda popolare secondo la quale fu il trono del re degli Unni
Ma il vero tesoro dell'isola è la 𝘽𝙖𝙨𝙞𝙡𝙞𝙘𝙖 𝙙𝙞 𝙎𝙖𝙣𝙩𝙖 𝙈𝙖𝙧𝙞𝙖 𝘼𝙨𝙨𝙪𝙣𝙩𝙖, la costruzione più antica presente nella laguna con l'adiacente 𝘾𝙝𝙞𝙚𝙨𝙖 𝙙𝙞 𝙎𝙖𝙣𝙩𝙖 𝙁𝙤𝙨𝙘𝙖. La Basilica è in stile veneto-bizantino...da non perdere: l'iscrizione su pietra a sinistra dell’altare, primo documento di storia veneziana, e il mosaico raffigurante il Giudizio Universale che occupa l'intera controfacciata.
Sulla piazza si affacciano poi il Palazzo del Consiglio e il Palazzo dell'Archivio, oggi sede del museo di Torcello.
...partiti da Torcello, la nostra giornata prosegue con la scoperta di altre due isole ...
Prima sosta a 𝘽𝙪𝙧𝙖𝙣𝙤 ...famosa per i suoi colori, l’antica arte del merletto e per.....il bussolà, un biscotto tipico dell'isola che si può trovare a forma di ciambella o a esse. Preparato con uova, farina, zucchero e burro, ha la caratteristica di durare a lungo nel tempo...veniva infatti preparato dalle mogli dei pescatori per i lunghi periodi di assenza da casa per la pesca
Lungo le calle di Burano, all'interno dei vari negozietti, è facile incontrare le signore che ricamano il famoso 𝘮𝘦𝘳𝘭𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘣𝘶𝘳𝘢𝘯𝘦𝘭𝘭𝘰 con il loro tombolo...non potevamo quindi non entrare in uno di questi luoghi dove con molta gentilezza e simpatia hanno mostrato ai bambini questa antica arte...
La cosa migliore da fare a Burano è dimenticare le mappe e girovagare senza meta, facendosi stupire dai vivaci colori delle case...rosa, lilla, celeste, verde, rosso, arancio...un vero e proprio arcobaleno. Le case dai colori più accesi le abbiamo trovate infatti negli angoli più nascosti...rispetto alle tipiche cartoline di Burano diverse case sui canali hanno colori meno accesi di quello che ci aspettavamo...
La 𝑐𝑎𝑠𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑐𝑎𝑟𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑎 è però senza dubbio quella di Bepi Suà...agli allegri colori qui si accompagnano anche forme geometriche come cerchi, quadrati e triangoli
Perché Burano è così colorata??!! Secondo la tradizione le case venivano colorate dai pescatori per poterle riconoscere da lontano durante i lunghi periodi di pesca. https://www.isoladiburano.it/
A Burano si trova il 𝘊𝘢𝘮𝘱𝘢𝘯𝘪𝘭𝘦 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘵𝘰, la cui inclinazione è dovuta a un cedimento del terreno. Migliori punti di osservazione sono il ponte di Terranova o la Riva della Giudecca (ovviamente di Burano).
Da non perdere è il 𝘗𝘰𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘛𝘳𝘦 𝘗𝘰𝘯𝘵𝘪...si chiama proprio così per la sua caratteristica struttura di legno che congiunge tre rive. Questo è uno dei punti più caratteristici e che più si presta ad essere fotografato: i canali riflettono i colori delle case arricchiti da imbarcazioni di ogni tipo.
Un lungo ponte di legno, chiamato appunto "Ponte Longo", collega Burano a un'altra isola, spesso ignorata dai turisti...𝗠𝗮𝘇𝘇𝗼𝗿𝗯𝗼. Noi l'abbiamo scoperta grazie a Monica, bravissima guida di Venezia che ci ha dato un sacco di suggerimenti e accompagnato anche nella nostra visita a Palazzo Ducale e a San Marco (leggi qui il post dedicato).
Qui si trovano molte aree coltivate e soprattutto vigneti??!! Sì, vigneti a Venezia! E' infatti d'obbligo una passeggiata all'interno della Tenuta Venissa ,famosa per il suo vigneto Dorona, caratterizzato da un'uva autoctona veneziana.
Dell'antica storia di quest'isola rimane traccia nella chiesa di Santa Caterina...nel suo campanile si trova la campana più antica della laguna, di inizio XIV secolo!!
...ultima tappa del nostro tour delle isole non poteva che essere 𝑴𝒖𝒓𝒂𝒏𝒐...anch'essa costituita da un insieme di isole collegate da ponti (come Venezia) e attraversata da un Canal Grande.
Andare a Murano con i bimbi non può non comprendere una visita a una vetreria...noi siamo stati alla Vetreria Artistica Colleoni dove abbiamo assistito a una dimostrazione della lavorazione del vetro. Un esperto maestro vetraio ha creato davanti ai nostri occhi alcuni oggetti con due tecniche differenti: la soffiatura e l'intaglio. Che dire? Bimbi stupiti e attentissimi..appena si è potuto si sono fiondati a vedere il cavallo di vetro appena creato e a fare un sacco di domande al maestro vetraio !!
Come a Burano si trova il Museo del Merletto, qui a Murano troviamo il 𝑴𝒖𝒔𝒆𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝑽𝒆𝒕𝒓𝒐 dove si può scoprire la lunghissima storia del vetro di Murano attraverso le numerose opere realizzate con differenti tecniche...tra cui gli stupendi lampadari
Anche a Murano la cosa ideale è lasciare perdere le mappe alla scoperta di angolini nascosti e scenografici.
Che gioia per i bimbi trovare ormeggiata la Jolly Roger...nessun Capitan Uncino ad attenderci però. Si tratta di un Galeone ispirato alle imbarcazioni storiche varate dalla Repubblica di Venezia che viene usato per ricevimenti, feste private etc...
Da non perdere è la 𝑪𝒉𝒊𝒆𝒔𝒂 𝒅𝒊 𝑺𝒂𝒏𝒕𝒂 𝑴𝒂𝒓𝒊𝒂 𝒆 𝑫𝒐𝒏𝒂𝒕𝒐, la più importante dell'isola. Bellissima esternamente con il suo abside arricchito da archi e colonnine e internamente...appena fatto ingresso nella Chiesa non si può non rimanere colpiti dal catino absidale decorato con un mosaico su fondo d'oro e dal pavimento...un mosaico pavimentale del 1140 !! Con i bambini siamo andati alla scoperta dei vari motivi vegetali, delle figure di animali, dei personaggi biblici, decorazioni tipiche del periodo paleocristiano.
Ormai la stanchezza si fa sentire e quindi ci dirigiamo al nostro imbarcadero dove riprendiamo il vaporetto...direzione Venezia!! Lasciamo Murano con la vista del 𝐹𝑎𝑟𝑜, di forma cilindrica... che ha la funzione di illuminare la bocca di porto del Lido.
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