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Cinque Terre, PortoVenere e La Spezia: un'avventura in famiglia

Questa che vi racconto è la storia di un weekend lungo nato per caso perché le vacanze estive erano già prenotate e non erano in programma altri viaggi. Ma complice la voglia di ritornare a far turismo e di mare abbiamo prenotato un appartamento a La Spezia per poter visitare le Cinque Terre, dove io ero stata da piccola ma non avevo proprio ricordo e dove mio marito era stato in una gita giornaliera con i colleghi, vedendole perciò un po’ di fretta e oltretutto con il brutto tempo.


Inutile dire la gioia dei bambini quando abbiamo proposto loro questo viaggetto fuori programma dove avremmo visto il mare e soprattutto ci saremmo spostati solo in treno e nave.
Siete pronti per scoprire il nostro tour di 4 giorni?

Informazioni utili

Prima di iniziare il racconto di questo tour occorre dare alcune informazioni sulla visita, soprattutto se avete bambini. Il mio consiglio è quello di cercare un alloggio o a Levanto oppure a La Spezia. Le 5 terre infatti sono più care e difficilmente raggiungibili con la macchina, soprattutto per quanto riguarda il parcheggio. Il metodo più comodo per visitarle è utilizzare il treno oppure la nave…si può quindi usare come base Levanto o La Spezia, dove si possono trovare soluzioni più economiche, si può lasciare la macchina più facilmente e da qui partire con uno dei due mezzi: la linea ferroviaria infatti, così come quella navale, comprende anche queste due fermate. I treni regionali sono comodissimi e partono ogni 15-20 minuti fermandosi in tutti i paesini, con corse che iniziano al mattino molto presto e finiscono oltre mezzanotte. Inutile dire quanto lo spostamento in treno e in nave sia una grande gioia per i bambini.

Noi abbiamo usato il treno due giorni e uno la nave perché volevamo visitare anche Porto Venere e provare l’emozione di raggiungere almeno alcune delle 5 terre via mare. Per quanto riguarda il treno il costo attuale è di 4 euro per gli adulti e 2 euro per i bambini per biglietto per ogni singola tratta. Noi abbiamo fatto la card giornaliera che permette di salire e scendere tutte le volte che si vuole. Oltretutto con la card è anche compreso l’uso dei servizi igienici nelle stazioni, super puliti e altrimenti al costo di 1 euro a persona. Vanno fatti due conti sulla base dell’utilizzo ovviamente, ma per noi è stato un bel risparmio e una bella comodità utilizzare questa card. Ci sono varie tariffe in base alle giornate di durata. Per noi, 2 adulti con 2 bambini, è risultata più conveniente quella famiglia al costo di 42 euro (in pratica risultava gratis uno dei due bambini).

Con la card sono inoltre compresi gli accessi ai sentieri escursionistici che collegano le 5 terre altrimenti a pagamento.
Sul sito trovate tutte le informazioni sulla tipologia della card e i prezzi:

http://www.parconazionale5terre.it/cinque-terre-card.php

Onestamente da mamma sconsiglio la visita con i passeggini. Oltre alla scomodità di piegarli ogni volta per la salita e discesa dai treni, i borghi sono pieni di saliscendi e gradini e quindi gli spostamenti non sarebbero agevoli. Meglio usare un marsupio o attendere che i bambini siano autonomi nel camminare.

Un po' di storia

Le 5 terre sono 5 paesini (chiamati appunto "terre") incastonati sulle scogliere, nella maggior parte con accesso diretto al mare, con una sola eccezione: Corniglia, situato invece in posizione più elevata. Sono inseriti nel Parco Nazionale delle Cinque terre, dove troviamo anche tantissimi sentieri escursionistici che collegano tra di loro i paesi, alcuni dei quali a pagamento e con accesso consentito solo con apposita attrezzatura e calzatura.

I paesi sono piccoli e si visitano in poco tempo. Avevo letto molti articoli dove si parla della visita a tutti i paesi in un solo giorno. Penso sia fattibile, ma proprio arrivando e ripartendo, senza dedicare invece la giusta attenzione a ogni località. Pur non avendo musei o luoghi similari, potrei definire i paesi stessi una grande attrazione dove è bello passeggiare, andare alla ricerca di angolini pittoreschi e vedute spettacolari, visitare le chiesette che davvero ci hanno colpito per la loro semplicità e allo stesso tempo bellezza. Consiglio quindi di dividere la visita dei cinque borghi in almeno due giornate per poterli gustare al meglio.

Vi racconto quindi come abbiamo organizzato le nostre giornate sperando possano aiutarvi nell’organizzare al meglio la vostra visita alle 5 terre

Primo giorno

Siamo arrivati a La Spezia in mattinata lasciando la macchina al parcheggio di Piazza d’Armi, gratuito e a una decina di minuti a piedi dal centro, come ci era stato consigliato dalla proprietaria dell’appartamento e da una collega guida che avevo contattato. Dopo aver lasciato le valigie al deposito vicino alla stazione e all’appartamento (che non sarebbe stato disponibile prima delle 15), ci siamo subito recati in stazione dove abbiamo fatto la card e preso il treno per la nostra prima destinazione: Manarola!

Appena scesi dal treno ci siamo subito trovati immersi nell'atmosfera che si respira in questi borghi, piccoli gioielli incastonati nella roccia. Dopo una sosta in uno dei tanti panifici per l’immancabile focaccia tanto decantata ai bambini, siamo partiti con la nostra esplorazione.


Visto l’orario e la mia voglia di una sosta al tanto decantato locale Nessun Dorma, ci siamo subito avviati in direzione del piccolo porto per imboccare Via Belvedere. Come dice il nome stesso si tratta di un sentiero dal quale si gode di una incredibile vista sul borgo a picco sul mare. Percorrendo questa via ad un tratto troviamo una breve scalinata che conduce proprio al locale…siamo fortunati perché non c’è coda e riusciamo subito ad accedere per un pranzo veloce a base di bruschette al pomodoro, al pesto, focaccia e caprese…il tutto accompagnato da musica lirica e da una vista mozzafiato sull’abitato.

https://www.nessundormacinqueterre.com/



Terminato il pranzo torniamo indietro, dopo una breve sosta alla terrazza panoramica, per continuare la nostra esplorazione di Manarola. La regola chiave della visita di questi borghi è passeggiare tra i vicoletti, assaporando i profumi, osservando i colori e perdendosi nelle loro atmosfere. Oltre a questo, ecco una lista di cose da non perdere a Manarola:

- come dicevo, una passeggiata lungo Via Belvedere per ammirare il borgo in tutta la sua bellezza

- il Castello, di cui rimane in realtà visibile solo un bastione inglobato in una residenza privata. Fate attenzione però…se osservate attentamente si può ancora indovinare il perimetro che doveva avere

- la Chiesa di San Lorenzo. Per raggiungerla dovrete prendere la via in salita che trovate a destra arrivando dalla stazione in quanti si trova proprio in cima all’abitato. In stile gotico ligure mostra invece delle decorazioni barocche all’interno. Interessante è poi la Torre Campanaria, usata nel passato come vedetta per controllare il mare e avvistare eventuali invasori

- Oratorio dei disciplinati. Si tratta di una piccola cappella situata nella stessa piazza su cui affaccia la chiesa. Struttura molto semplice, ma caratteristica, con un piccolo rosone in vetro

- la piazza della Chiesa…incredibile punto panoramico sul borgo, sul mare e soprattutto sui terrazzamenti coltivati a vigneti che caratterizzano l’intera zona

- scendendo nuovamente merita una sosta il piccolo e roccioso porto di Manarola, punto di approdo delle barche ma soprattutto punto panoramico da cui osservare il mare e il borgo a picco su di esso



Terminata la nostra visita a Manarola siamo tornati a La Spezia per prendere possesso dell’appartamento e riposarci un’oretta. Abbiamo poi deciso di riprendere il treno per scoprire un altro borgo dove fermarci a cena e assistere al tramonto: Riomaggiore.

Riomaggiore risulta il primo paese arrivando da La Spezia, raggiungibile in treno in circa dieci minuti. Dalla stazione un comodo tunnel, decorato sui toni del blu e da moltissime opere a mosaico con materiali di vario tipo, ci conduce al centro del paese. Il borgo è costituito da casette colorate alte e attaccate le une alle altre che si sviluppano lungo i fianchi delle colline allungandosi poi sul mare.

Come negli altri paesi anche qui non mancano ristoranti tipici, chioschi di street food, gelaterie, forni…per la cena quindi non avremo di certo difficoltà.

Cosa vedere a Riomaggiore:

- la Chiesa di San Giovanni Battista, fondata nel 1340 ha subito poi rimaneggiamenti sul finire dell’Ottocento. Anch’essa in stile gotico ligure presenta un bel rosone sulla facciata. Da non perdere anche una visita all’interno. Dalla piazza della chiesa si gode uno splendido panorama sul borgo circondato dai terrazzamenti che si affacciano sul mare


- il Castello, la cui fondazione dovrebbe risalire all seconda metà del Duecento. Ha una forma quadrangolare con due torri circolari negli angoli. La sua funzione era quella di ospitare la popolazione in caso di assalto dal mare. Pensate che secondo la leggenda ci sarebbe un lungo cunicolo che porta dal castello alla Marina per far fuggire in totale segretezza donne e bambini in caso di espugnazione. Purtroppo non se ne sono mai trovate le tracce. Il castello è raggiungibile dalla chiesa con una passeggiata a piedi in salita in quanto si trova in cima al colle. Splendida la vista che da qui si gode 


- Oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano, situato proprio nei pressi del Castello. Fu costruito in seguito alla pestilenza del 1480 e si presenta come una piccola cappella di color bianco che si apre su un piccolo portico riparato

- il piccolo porto, uno dei punti più famosi di Riomaggiore…è caratterizzato da tante barchette colorate attraccate a riva e protette da una insenatura naturale. Vi consiglio di prendere la salita a sinistra del porticciolo che conduce al punto di attracco dei traghetti. Lungo questo percorso troverete alcuni dei punti scenografici per osservare al meglio il borgo

- Oratorio di Santa Maria Assunta o dei disciplinati, si trova proprio all’inizio della discesa per la spiaggia di Riomaggiore. Caratterizzato da una facciata bianca che contrasta con il campanile rosso. La costruzione risale al XVI secolo. Al suo interno custodisce la statua lignea della Madonna delle Catene che fa riferimento alle incursioni dei corsari musulmani che chiedevano un riscatto per liberare i prigionieri catturati.

- Via dell’amore. Purtroppo quando siamo stati noi questo celebre sentiero era ancora chiuso a causa della frana del 2012. Si tratta di un percorso che unisce Riomaggiore a Manarola, molto caratteristico per le sue viste sul mare e le decorazioni. A Riomaggiore troviamo l’indicazione alla via con una bella opera a mosaico


Per cena abbiamo optato per il Ristorante La Lampara dove i bimbi hanno mangiato buonissime pizze mentre io mi sono concessa un super fritto misto e mio marito un bel piatto di trofie al pesto. Cena super in ottimo contesto e grande gentilezza del personale. Direi buon rapporto qualità prezzo.

https://m.facebook.com/pages/category/Seafood-Restaurant/La-Lampara-Riomaggiore-800972823349299/?locale2=it_IT


Terminata la cena ci concediamo ancora una breve passeggiata per i vicoli di Riomaggiore prendendo poi il tunnel per la stazione per rientrare a La Spezia all’appartamento

Secondo giorno

La giornata si presenta molto ricca perché sono in programma gli altri tre borghi: Corniglia, Vernazza e Monterosso.

La nostra prima meta è Corniglia, unico paese tra le Cinque terre a non avere affaccio diretto sul mare, ma ad essere in posizione sopraelevata. Per raggiungerlo infatti bisogna affrontare la Scalinata Lardarina, una scalinata in mattoni rossi di 33 rampe per ben 382 gradini. Non vi preoccupate, però, se non avete voglia di affrontare questa salita a piedi si possono prendere delle comode navette che uniscono la stazione al borgo.

Senza nulla togliere agli altri borghi, tutti stupendi, devo confessare che Corniglia è quello che maggiormente mi è rimasto nel cuore. Sarà per il suo essere meno turistico o per la conquista dopo la scalinata, ma il percorrere i suoi vicoli e il godere della vista sul mare dall'affaccio panoramico mi hanno davvero emozionato tantissimo.

Dall'arrivo della scalinata parte Via Fieschi, via principale del borgo che collega il centro storico e la parrocchia di San Pietro al belvedere della terrazza di Santa Maria. Va comunque precisato che sono tantissimi i punti panoramici che offre Corniglia, proprio per la sua posizione elevata.



Cosa vedere:

- Chiesa parrocchiale di San Pietro, anch'esso in stile gotico ligure con un bel rosone ricco di intarsi e trafori. Da non perdere anche una visita all'interno con le statue lignee dei Quattro Evangelisti del Seicento.

- dalla chiesa una scalinata porta al famoso Sentiero azzurro mentre proseguendo si arriva a Largo Teragio, la piazza principale su cui si affaccia in posizione sopraelevata l'Oratorio di Santa Caterina, una chiesetta di origini settecentesche.

- da Largo Teragio, una ripida scalinata conduce a un'altra piccola piazza dove si possono ancora vedere i resti delle fortificazioni genovesi della metà del Cinquecento. Da qui si può scendere alla Marina di Corniglia, con alcuni posti barca riservati ai pochi residenti del borgo.

- proseguendo ancora per altre scalinate si arriva alla terrazza panoramica, un punto imperdibile da dove si riescono a vedere tutte le altre 4 terre: Manarola e Riomaggiore a sinistra; Vernazza e Monterosso a destra.



Terminata la visita di Corniglia affrontiamo nuovamente la scalinata e dalla stazione prendiamo il treno per Vernazza, altro magnifico e imperdibile borgo, distribuito intorno al piccolo porto, dove troviamo anche una piccola spiaggia della quale abbiamo approfittato per un veloce bagno.


Appena usciti dalla stazione una scalinata ci conduce in Via Roma che percorriamo per raggiungere il centro del borgo. Nella zona del porto troviamo una stretta via a gradini che porta al Castello Doria, mentre dalla parte opposta si va verso la chiesa di Santa Margherita d'Antiochia.

Cosa vedere a Vernazza:

- Castello Doria, una fortezza medievale più volte rimaneggiata per rendere più sicuro l'approdo di Vernazza, adagiata in cima a un costone roccioso. Su un basamento si innalza una torre cilindrica attualmente non visitabile per questioni di sicurezza. Sicuramente è uno dei luoghi più belli per ammirare il panorama sulla città.

- Le Torri. A dare un'idea delle fortificazioni che proteggevano Vernazza troviamo un bastione di forma quadrangola posto all'imbocco della baia; vi sono poi due torri, una si trova sul sentiero che porta a Corniglia, mentre l'altra si eleva dal cortile dell'attuale sede comunale.

- Chiesa di Santa Margherita d'Antiochia, di origini trecentesche, vede oggi la parte più antica che si affaccia sul mare mentre quella successiva è posta nel retro. Caratteristico è il campanile a base quadrangolare e poi di forma ottagonale, un tempo usato come vedetta per avvistare i nemici che potevano sopraggiungere dal mare. sorge a picco su una roccia affacciata sul mare.



- Sentiero Azzurro, da dietro la chiesa parte il famoso sentiero che unisce i vari paesi delle Cinque Terre. Consiglio di percorrerne un breve tratto perché da esso si hanno delle incredibili viste dall'alto sul borgo

A Vernazza ci fermiamo per pranzare e la nostra scelta va al Ristorante Gianni Franzi, situato proprio nella piazzetta di fronte al mare
https://www.giannifranzi.it/ristorante.html

Terminata la visita di Vernazza riprendiamo il treno per fermarci nell'ultimo borgo: Monterosso

Monterosso è il paese più grande delle Cinque terre e un tunnel lo divide in due. Arrivati dalla stazione ci troviamo a Monterosso a Mare, più recente e con una lunga spiaggia con diverse aree attrezzate. Qui è possibile ammirare il caratteristico scoglio che si staglia dalla spiaggia di Fegina.
Attraversando il tunnel invece raggiungiamo la parte più antica davvero molto bella da percorrere tra i suoi vicolini e le piazzette ricche di colori: il giallo dei limoni e il fucsia delle buganvillee.





Cosa non perdere a Monterosso:


- la Chiesa di San Giovanni Battista, in stile gotico ligure con un grande e bellissimo risone centrale e caratterizzata da un alternarsi di marmo bianco e pietra verde a strisce orizzontali.

- il Gigante, simbolo del borgo. Si tratta di una statua di Nettuno realizzata agli inizi del Novecento dallo scultore Arrigo Minerbi; quando siamo stati noi era soggetta a un lavoro di restauro e quindi poco visibile.


- l’oratorio della Confraternita dei Neri "Mortis et Orationis", situato nella piazza principale del borgo, e l’oratorio della Confraternita dei Bianchi o di Santa Croce

- La torre Aurora, situata proprio tra le due spiagge di Monterosso, era una delle torri di guardia del borgo per difenderlo dalle incursioni dei pirati.



- La Villa di Montale, "la pagoda giallognola" come veniva chiamata dal poeta, inserita nel parco a lui dedicato.

Terzo giorno

Questa giornata è interamente dedicata alla visita di Portovenere, splendida località inserita nel Golfo dei Poeti alla quale presto dedicherò un articolo a parte.

Ci siamo imbarcati al mattino presto dal porto di La Spezia con una delle navi del Golfo dei poeti. Esistono varie soluzioni di viaggio, noi abbiamo optato per il biglietto giornaliero che ci ha permesso di avere una tariffa scontata per il giro delle tre isole (Palmaria, Tino e Tinetto) che volevamo fare una volta giunti a Portovenere e di salire e scendere dai vari paesi delle Cinque Terre. L'arrivo a Portovenere rimane nel cuore, con la chiesa di San Pietro che spunta dal mare su uno sperone di roccia, il castello Doria che domina dall'alto e le colorate case che si affacciano sul lungomare: la Palazzata.




Per il ritorno abbiamo preso la direzione di Levanto così da ammirare l'arrivo ai borghi delle Cinque terre dal mare, per ritornare a La Spezia in treno. Consiglio assolutamente questa esperienza perché l'emozione che si prova nel vedere i borghi dal mare è unico ed è un modo per vivere a 360° la visita delle Cinque Terre. 

Rientrati a La Spezia da questa giornata intensa, non contenti dopo cena facciamo un giro per il porto, reso ancora più suggestivo dalle luci del tramonto, dove si può ammirare il ponte Thaon de Revel, inaugurato nel luglio 2013 e realizzato dall’autorità portuale di La Spezia in collaborazione con il Ministero della Difesa della Marina Militare.


Quarto giorno

Dedichiamo questa ultima mezza giornata alla visita di La Spezia, inserita all’interno del Golfo dei Poeti. Devo dire che avevo letto molti pareri discordanti su questa città, in genere non considerata tra le mete turistiche. Complessivamente la recensione è positiva; si presenta molto ordinata con lunghi viali caratterizzati da oleandri e magnolie in fiore e aranci ricchi di frutti. All'ufficio turistico ci hanno consegnato due mappe con percorsi della città per ammirare gli edifici di epoca liberty e di epoca fascista, alcuni dei quali davvero molto particolari.




La città ospita anche diversi musei interessanti come il Museo del Sigillo e il Museo Civico Amedeo Lia. Noi abbiamo lasciato spazio alla visita del Castello al cui interno troviamo allestito il Museo Archeologico e dal quale si gode di una incredibile vista sulla città e il porto. Oltre a questo da non perdere è una tappa al Museo Tecnico navale, uno dei più importanti e antichi in Italia. Oltre ai tantissimi reperti che custodisce, si rimane strabiliati dalla collezione di Polene ospitata al primo piano. Ma anche di questo vi parlerò in modo approfondito in un altro articolo.

Che dire? Davvero un bellissimo soggiorno e spero che qui possiate trovare tante informazioni e suggerimenti utili per organizzare al meglio il vostro prossimo viaggio alle Cinque terre.

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