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A spasso tra i borghi più belli d'Italia: prima tappa a Bettona

Durante l'ultima vacanza in Umbria siamo andati alla scoperta dei numerosi e bellissimi borghi che la caratterizzano. Partiti di buon ora per cercare di evitare il più possibile il caldo agostano, abbiamo prima visitato Bettona, definita il balcone etrusco; poi ci siamo spostati a Deruta, la città della ceramica, terminando infine la nostra gita a Torgiano. Tre mete che vale la pena considerare in un tour dell'Umbria e che sono non a caso inserite nell'elenco dei borghi più belli d'Italia.
Andiamo quindi alla scoperta della prima tappa: Bettona!

Bettona

Quando si pensa a Bettona o si cercano informazioni su questo luogo la prima informazione con la quale si viene a contatto è la sua definizione di balcone dell'Umbria. Appena arrivati dopo una piacevole strada che scorre in mezzo agli ulivi abbiamo subito capito il perché di questa dicitura: da questo borgo arroccato su un colle si può godere di un panorama meraviglioso sulla Valle Umbra, su Perugia, Assisi, Spello, lontane più o meno una ventina di km, comprendendo anche i Monti Sibillini.

Questo piccolo borgo vanta origini etrusche anche se l'assetto attuale va ricercato nel Medioevo. E' proprio tra il XIII e il XIV secolo che si data la cinta muraria ellissoidale, di circa 1 km di lunghezza, che circonda il centro storico e che è sorta sulle preesistenti mura etrusche, composte da grosse pietre squadrate in arenaria, di cui ancora si possono scorgere le tracce in alcuni punti.

Passeggiare per Bettona riporta un po' indietro nel tempo. I vicolini, le piazzette, le abitazioni in pietra, spesso arricchiti da piante e fiori, le mura e le porte di accesso al borgo conferiscono un'atmosfera magica. 



Cosa vedere

Pur essendo un piccolo borgo Bettona non ha nulla da invidiare ad altre mete più frequentate della zona. Prima di attraversare Porta Romana, punto di accesso al borgo per noi più comodo dopo aver lasciato la macchina, è d'obbligo una piccola sosta fuori dalle mura per ammirare il paesaggio circostante caratterizzato da olivi e cipressi che in tutta onestà non smetterei mai di ammirare e fotografare.

Si percorre via XX settembre con la macchina fotografica sempre a portata di mano perché lungo questa via principale partono piccoli vicoli caratteristici e si trovano angolini e cortili nascosti resi ancora più suggestivi dalle decorazioni vegetali e floreali. Si arriva quindi alla bella Piazza Cavour, già Foro Romano, sulla quale si affaccia la Collegiata di Santa Maria Maggiore, edificio di culto principale di Bettona, caratterizzata dal campanile con orologio. Si tratta di un edificio che ha subito molti rimaneggiamenti nel corso dei secoli e, in modo particolare, nell'Ottocento, a cui infatti si riconduce l'attuale aspetto neoclassico. La chiesa, secondo la leggende, sorge nel luogo in cui compì un miracolo San Crispolto, santo patrono di Bettona, le cui spoglie si trovano oggi conservate all'interno. 




Di fianco si trova la Chiesa di San Francesco, risalente al XII secolo, al cui interno si può ammirare un altare con stucchi del 1500 che ospita una pala d'altare del XVII secolo raffigurante la Crocifissione con i Santi Maria Maddalena, Crispolto, Francesco e alcuni confratelli della Confraternita della Morte. Nell'altare sinistro si trova un Crocifisso ligneo usato per la scavigliazione del Venerdì Santo, ossia il rito di rievocazione della Deposizione del Crocifisso.

A sinistra della Collegiata sorge il Palazzo del Podestà del 1371 ora sede, assieme all'adiacente Palazzo Biancalana, del Museo della Città. Lungo la facciata, arricchita da alcuni stemmi, si erge una bella scalinata che si conclude con i portone sormontato da alcune tracce di affresco. Esso ospita sia la pinacoteca comunale, con opere dal XIV al XVIII secolo, tra cui emergono dipinti del Perugino, Dono Doni e le terrecotte dei fratelli Della Robbia, sia la sezione archeologica che raccoglie reperti etruschi e romani, oltre a ceramiche antiche. 

(per informazioni: https://www.umbriaterremusei.it/it/musei_5/post/museo-della-citta-bettona_16/

Ci troviamo qui nel punto più alto del paese, nonché antico, comunicante con Piazza Garibaldi, caratterizzata da una bella fontana dei primi dell'Ottocento, di pianta ottagonale. Su questa piazza si affaccia la Chiesa di San Crispolto, costruita nel XIII secolo per ospitare le spoglie del santo patrono del borgo, e rifatta alla fine del Settecento. 



Nelle immediate vicinanze si trova anche l'Oratorio di Sant'Andrea. L'edificio originale, risalente al XII secolo, fu più volte trasformato nei secoli fino all'attuale struttura databile all'epoca barocca. L'interno è caratterizzato da un artistico soffitto ligneo a cassettoni, risalente al XVI secolo, mentre l'altare maggiore, con una particolare decorazione a stucco a finto drappeggio, è del 1700. Sulla parete di sinistra troviamo un ciclo di affreschi tardo-gotici del 1394 in perfetto stato di conservazione per essere stato protetto da una intercapedine del muro. Sono raffigurati in alto la Lavanda dei piedi e sotto l’Andata al Calvario. 


Proseguendo la visita del borgo lungo la via che taglia in due il paese si raggiunge Porta Vittorio Emanuele, detta di Santa Caterina, dove è ancora possibile ammirare l’antico portone in legno. Non si può quindi non pensare all'epoca medioevale quando questi portoni venivano sprangati alla sera per proteggere gli abitanti all'interno delle mura. Attraversando la porta si accede al Belvedere dell'Umbria, una terrazza da cui si può godere di uno spettacolo mozzafiato: lo sguardo spazia da Torgiano fino a Spello, con lo sfondo del Monte Subasio. Questo è anche il punto in cui le mura etrusche sono meglio conservate.



Proseguendo la nostra esplorazione senza una meta precisa ci siamo imbattuti anche nella Porta San Pietro, o Ponte Levatoio, edificata nella seconda metà del XIV secolo e caratterizzata da una torre perfettamente conservata. Anticamente, la sottostante piazza era sede del mercato rionale. Lungo le mura sono poi presenti altre due porte: Porta Primo Maggio, detta San Giacomo dall'adiacente monastero e Porta San Crispolto, che si apre proprio al di sotto dell'abside dell’omonima chiesa.


Dove mangiare

Visti gli orari noi non abbiamo potuto sperimentare la cucina di questo incantevole borgo perché ci attendeva la seconda meta in programma, Deruta.

Il sito della Proloco di Bettona però da diversi consigli su dove poter mangiare sia all'interno del centro storico sia nei dintorni: http://www.prolocobettona.it/mangiare/

Per chi dovesse decidere di fermarsi in questo borgo per una sosta culinaria non si possono non assaggiare i prodotti tipici del luogo, come la Torta al Testo, un tipo di pane piatto e basso non lievitato tipico della cucina umbra cotto su piastra di ghisa detta "testo" che viene farcito con affettati e formaggi locali; oppure i crostini, con olio e sale, al tartufo, al tartufo nero e alla norcina (tartufo e fegatini di pollo), gli strangozzi, l’oca arrosto, accompagnati dai vini e dall'olio che rendono questa regine così speciale.


Dove parcheggiare

E' possibile parcheggiare appena fuori dalle mura lungo le quali ogni tanto si trovano aree di sosta segnalate. Noi abbiamo lasciato la macchina lungo Viale Roma, distante circa 200 metri (in leggera salita) da Porta Romana, punto di accesso al borgo.


Nei dintorni

Poco distante da Bettona, nella frazione Colle, è stata rinvenuta agli inizi del Novecento una tomba etrusca databile tra il III e il II secolo a.C. L'ipogeo è costituito da un unico ambiente con volta a botte in arenaria. All'interno, ungo le pareti laterali e la parete di fondo furono rinvenute alcune urne cinerarie perfettamente conservate risalenti al IV secolo a.C con il relativo corredo funebre, ora conservate nel Museo Etrusco di Perugia e nel Museo Archeologico di Bettona.

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